3 ANNI DALLA SCOMPARSA DI NICOLA TRITELLA: ...Per non dimenticare!!!
di Marcello Pulsoni
Riportiamo l'articolo pubblicato l'anno scorso affinchè si possa rinfrescare nella memoria la grandezza di quest'uomo valoroso e importante per il podismo abruzzese e non solo!!!
A tre anni dalla sua scomparsa (17.03.2013) vogliamo
ricordare Nicola Tritella valoroso dirigente delle Acli e dell'UsACLI. Teramo,
l'Abruzzo, Roma, il Nazionale, l'Emigrazione Europea, il Regio Tratturo,
Scarpinata delle Abbazie, Corre Peltuinum, Staffetta dei Parchi, Corri e
Cammina Marcinelle, Scinsieme centrosud e altre cento belle cose popolari ti
ricorderanno a tutti noi.
Sempre a fianco delle nostre iniziative.
Ciao Nicola dedicato a te.
Nel 2013 io personalmente ho vissuto di prima persona la
creatura principe di Nicola Tritella il Regio Tratturo Pescasseroli Candela,
solo dopo averlo fatto mi sono reso conto dei sacrifici immensi fatti da Nicola
per mettere in moto tutta l'organizzazione per ben 12 anni e io gli avevo
sempre detto di no.
Solo nel 2013 dopo la sua scomparsa mi sono immerso con la
mia MTB nella sua splendida creatura, dedicandogli tutte le mie tappe.
Spero tanto che lui mi abbia visto da lassù con la mia MTB,
sembravo un leone, tra i tratturi studiati per anni da lui, i posti dove
fermarci, dove abbeverare i cavalli, dove mangiare e dove dormire.
Ciao Nicola la tua creatura va ancora avanti, sono sicuro
che ne sei orgoglioso.
Ci manchi tantissimo, tu per noi eri anche US ACLI.
Ho ritrovato sul libricino I Transumanti amici dei Tratturi
a cui io faccio parte questa lettera in memoria di Nicola che spiega tutto.
LETTERA A NICOLA TRITELLA
Ciao Nicola
Noi ce ne andiamo anche se tu non ci sei. Anzi, forse
partiamo proprio perché tu non ci sei.
Lo scherzo di andartene senza dir nulla a nessuno non ce lo
dovevi fare; stavolta non ci fai ridere proprio per niente.
Non vederti mette una grande tristezza a tutti noi: a quelli
che ti frequentavano da trent’anni. A quelli che incrociavi, abitualmente cosi
come a quelli che ti vedevano una volta all’anno e vivevano con te una
settimana.
Quanto partimmo per la prima volta, era settembre 2002,
andavamo all’avventura, con coraggio e un pizzico di incoscienza, senza saper
bene cosa fare e come fare; l’unica certezza era che ci saremmo incamminati
dentro una storia millenaria, alla ricerca delle nostri origini, alla
riscoperta di un passato che rischia di soccombere, sacrificando alla modernità
del “tutto subito” o del “mordi e fuggi” : un itinerario insolito anche per noi
indomiti sognatori; a te quell’intuizione era subito piaciuta e ti
lasciasti travolgere dall’entusiasmo.
Da Abruzzese verace, fino al midollo, fiero ed orgoglioso
delle tue origini, sentivi, la Transumanza ed i tratturi come parte di te, e “
Settembre, andiamo, è tempo di migrare” divenne un amore, un sogno ed un
impegno da rispettare ogni anno.
I rumori, i colori, gli odori e perfino i sapori delle “
autostrade verdi” divennero per te una ragione di vita; li amavi senza riserve,
ed era strano per uno che, a costo di essere frainteso e di sembrare
antipatico, trovava sempre una eccezione da fare ciò che hai sempre fatto nella
tua vita: leggere, studiare, scrivere, chiamare persone, contattare umili e
potenti, coltivare amicizie e relazioni, cercar di intuire la ragione delle
cose.
Il nostro itinerario turistico-sportivo lungo le vie della
Transumanza, come il tuo percorso nelle ACLI e nell’Unione Sportiva ACLI., fu
il tuo grido al mondo ; di libertà, uguaglianza, fraternità ed amicizia,
attenzione agli “ultimi”, coesione sociale, rispetto dell’ambiente e del
creato.
Una ricerca costante nel tentativo di migliorare gli errori,
magari facendone altri; lettere i Sindaci, ai Vescovi, alle Pro Loco, alle
Associazioni e perfino a qualche Ministro; una produzione continua di documenti
che mandavi in giro e distribuivi ai partecipanti.
Col passare delle edizioni, il nostro trekking è stato
sempre più associato al tuo volto e alla tua voce: per tutti, tu eri il
regista, l’organizzatore, l’animatore.
E naturalmente, sono stati soprattutto per te gli elogi e le
critiche feroci: con la consueta modestia, dividevi i primi con chi non aveva
molti meriti; e con cristiana rassegnazione, accettavi le seconde senza
scaricare colpe su altri che pur ne avevano.
Sei sempre stato esagerato nella tua magnanimità. Non hai
mai avuto bisogno di quel paracadute protagonista una delle tue proverbiali
battute: “ non so se mi spiego…, disse il paracadute al paracadutista”.
Caro Nicola, noi oggi siamo di nuovo qui, lungo il
Pescasseroli-Candela, perché, soprattutto grazie a te, siamo convinti che in
questo grande patrimonio del passato si possono rinvenire tracce del futuro:
uno sviluppo ed un futuro migliore per i paesi che attraversiamo e le persone
che incontriamo, per le aree centro-meridionali e per l’intero Paese. Un passo
alla volta, cocciuti come siamo, ce la faremo.
Già ci mancano le tue battute, le tue storie inventate e
quelle del passato, i tuoi aneddoti, le nuvole il fumo delle tue sigarette e
quelle di una vecchia automobile che volevi a tutti i costi trasformare in un
cavallo, capace di aggredire le pietre degli acciottolati e di attraversare
ruscelli e torrenti.
Ci mancano le tue risate e le tue incavolature, quel
tuo essere burbero e dolce allo stesso tempo; ci manca la tua simpatia, la tua
umanità, la tua generosità e la tua amicizia; manca la tua inseparabile borsa,
da dove veniva fuori di tutto; ci mancano le tue carte e i tuoi documenti; sembrano
piu vuoti i borsoni di fianco alle selle e i portabagagli dei furgoni, eppure
non siamo più leggeri; pesano tanto i ricordi e i cuori gonfi di tristezza ”La
senti l’aria…Nico?”
Da quel che sappiamo, il panorama che vedi non è tanto
diverso dal paradiso che attraversiamo no; guardaci dai prati verdi e
rigogliosi dove dispensi ciò che rimane di te e accompagnaci nel cammino.
Ciao Nicola
Da Alfredo, Giorgio, Bruno, Luca, Nicola Panetta, Peppino,
Giovanni, Giampaolo, Guido, Cesidio, Ernesto, Nonno Ivano, la signora Lidia,
Carletto, tutti i Transumanti amici dei Tratturi e tutti gli abitanti di
Pescasseroli, Barrea, Rionero Sannitico, Pettoranello, laVandra, Castelpetroso,
Santa Maria del Molise, Boiano, Sepino, Santa Croce, Reino, Giorgio la Molara,
Casalbore, Zungoli, Anzano di Puglia e Candela che ci chiederanno dov’è quello
che comanda, quel tipo divertente col giubbotto beige e la sigaretta accesa.