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giovedì 18 settembre 2014

DOPING: ESCE IL 38 SULLA RUOTA DI BOLZANO!

DOPING: ESCE IL 38 SULLA RUOTA DI BOLZANO!


di Alberico Di Cecco

“Sollecitato” da amici, colleghi e giornalisti, mi sono informato a proposito del famoso “documento trovato tra le carte della Fidal dalla Procura di Bolzano” che contiene il nome di 38 atleti top che non avrebbero seguito il protocollo di reperibilità e che avrebbero dovuto essere squalificati, invece l’ ”hanno fatta franca”! Detto così…uno scandalo!
Si sa che per certi mestieri è sufficiente saper leggere o saper scrivere…per l’occasione è stato sufficiente far bene prima l’una e poi l’altra per riuscire a dare una corretta informazione.
Intanto spieghiamo cos’è questa reperibilità: gli atleti di livello nazionale ed internazionale, devono dare disponibilità per un’ora al giorno, 365 giorni all’anno, sempre, ad effettuare controlli antidoping, indicando alla Fidal (o Iaaf) l’ora e l’indirizzo a cui si rendono reperibili. Tale comunicazione si effettua inviando trimestralmente un calendario in cui giorno per giorno l’atleta indica la propria disponibilità. Il calendario va perentoriamente inviato entro l’ultimo giorno del trimestre precedente. In caso di mancato rispetto dei termini, anche solo di un giorno, la prima volta c’è un “richiamo”, la seconda un “ammonimento”, la terza volta scatta la squalifica. Ovviamente in tutti e tre i casi la procedura prevede una comunicazione chiara ed ufficiale all’atleta.
A questo punto possiamo già capire qual è stata la mancanza dei 38 “presunti dopati”: non aver inviato nei termini il calendario. Non solo, la maggior parte di essi avrebbe contravvenuto al regolamento ben più delle 2 volte possibili, ma la Fidal non avrebbe proceduto a squalificarli. “E perché?”…mi è stato chiesto con vari toni e sensazioni…”Perché in Italia c’è… il doping di Stato”!





Sfogliando i vari articoli del web, ho notato che tante volte le notizie hanno la capacità di farsi interpretare, oppure vengono poste in maniera variamente interpretabile. Eppure, come dicevo prima, basterebbe semplicemente saper leggere…
La Fidal non ha redatto alcun documento con 38 nomi di atleti top. Nessuno di essi  ha mai contravvenuto alle normative antidoping sulla reperibilità.
E’ stata la Procura di Bolzano che esaminando i documenti relativi al caso Shwazer, al termine delle indagini, ha compilato un elenco di atleti ai quali un dirigente Fidal, indagato nell’ambito dell’inchiesta, ha inviato dei sollecitati, esortando a trasmettere il calendario nel rispetto dei termini. Quello che è da chiarire è se poi l’invio siano stato effettuato nei termini. Per logica, non essendo stati squalificati, dobbiamo dedurre che l’invio è stato effettuato regolarmente…ma se ai solleciti non avessero risposto con l’invio delle reperibilità…perché la Fidal non li avrebbe squalificati?
Da questo punto in poi possiamo scatenare la fantasia immaginando “coperture”, alchimie, scienza e fantascienza.
Al termine di questa vicenda avremo 38 risposte da saper leggere…una di questa ve la posso già scrivere…uno di quei 38 in oltre 10 anni di reperibilità…oltre 3650 giorni…non ha mai mancato una comunicazione, al limite fatta nell’ultimo giorno utile…per questo è sempre stato presente quando i medici hanno bussato alla porta per effettuare il controllo a sorpresa!

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