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sabato 24 agosto 2019

37^ Sagra della Trota


 37^ Sagra della Trota


di Aldo Zaino – 22 agosto 2019
Una nuova affermazione della Pro Loco di Capestrano nella 37^ Sagra della Trota
Uno degli eventi nel suo genere più importante dell’Abruzzo si è svolto l’11 e 12 agosto
La sagra della Trota di Capestrano  è organizzato dalla Pro Loco del piccolo paese Abruzzese, capitanato dalla Presidente Maria Laura Tresca con al seguito un gruppo di soci veterani  e non veterani che, con grande dedizione e spirito di sacrificio si sono impegnati come sempre per la buona riuscita dell’evento e dimostrare quanto sono validi i Capestranesi, e la Pro Loco, per lo sviluppo, e le manifestazioni  sociali e culturali  di ogni paese. 
Quest’anno nell’organizzazione sono entrati a far parte un gruppo di giovanissimi  ragazzii/e   di Capestrano, i quali con impegno hanno assunto il ruolo assegnato dal Presidente dalla Pro Loco Maria Laura Tresca. Questi giovani volenterosi che hanno afferrato il senso e l’importanza dell’evento il quale  da  prestigio al loro paese natio hanno ricevuto elogi da tantissimi  ospiti  giunti a Capestrano per gustare la famosa “trota alla griglia” con la famosa salsa dello chef, internazionale Ciano.
A riguardo di queste  giovane promesse la Signora Maria Laura Presidente della Pro –Loco  appena conclusa la Sagra  si è espressa in questo modo: a questi giovani va il mio elogiato,  per il servizio reso a questo evento,  spero che questi giovani in futuro possono prendere la redine della Pro Loco e continuare ad organizzare all’infinito la Sagra della Trota, un vanto di Capestrano, grazie alla sorgente del  fiume Tirino che con le sue splendide acque chiare le trote si riproducano e  sviluppano.
Nel suo intervento la Presidente della Pro –Loco ha ringraziato anche  i soci e gli amici  che da anni in occasione di questa circostanza  dedicando il loro tempo alla preparazione dell’evento, dall’allestimento, l’accoglienza, per la preparazione di cibi, in particolar modo per la cottura delle trote, e alla fine il riordino di tutto.   
La Sagra della Trota di Capestrano è un  evento importantissimo per il paese Abruzzese  e di tutta la Regione, l’evento si svolge sempre l’11 e 12 agosto, questa predilezione offre agli amanti delle Sagre  la certezza di raggiungere Capestrano e poter  mangiare con certezza la trota, e non solo,  filetto di trota, porchetta, prosciutto, formaggi,  pizze fritte, e vino rosso e bianco tutti prodotti genuini della  zona, il tutto sotto il cielo stellato e a suon di musica,  grazie ai complessi musicali scelti dall’organizzazione per allietare la festa.
La Sagra della Trota di Capestrano si svolge nei pressi nel piazzale antistante il Convento di San Giovanni dove la Pro Loco è riuscita a creare in una vasta superficie attrezzata: con cucine e diversi  gazebo stabili , e all’occorrenza predisporre tavoli e panche per migliaia di persone (in questa struttura la Pro Loco di Capestrano è riuscita ad ospitare le migliaia di sfollati del terremoto del 2019.
Venire a Capestrano l’11 e 12 agosto in occasione della Sagra della Trota e anche un’opportunità per tutti visitare il paese del famoso “Guerriero di Capestrano” simbolo dell’Abruzzo e poi: il Castello Piccolomini, il convento e la casa di San Giovanni da Capestrano, il vecchio borgo, le sorgenti di “Presciano” il lago di Capodacqua, la chiesa di San Pietro Adoratorium e tante altre meraviglie.
La Pro Loco di Capestrano molto attiva  per organizzare eventi, eventi sportivi, culturali, e sociali, non solo nei periodo estivo ma in diversi mesi dell’anno. 



39° Palio degli Asini di Navelli


  39° Palio degli Asini di Navelli


Aldo Zaino – 23 agosto 2019
“ L’Asino Arturo “ della scuderia “ le Spiagge” vince, il 39° Palio degli Asini di Navelli.
L’asinaro Giovanni Secchio e la scudiera Angela Marrone portano alla vittoria Arturo, una conquista al fotofinish.
L’originale Torneo si è svolto nel pomeriggio del 18 agosto, nell’empito della 43^ Sagra dei Ceci e dello Zafferano, un evento che richiama a Navelli diverse migliaia di persone, tantissimi i bambini che con gli occhietti assistono al passaggio di questi animali prima, e alla loro sfida dopo.

Gli asini che si sfidano in questo particolare Torneo sono otto, come il numero delle Contrade di Navelli e Civitaretenga (Frazione di Navelli) Ogni asino è accompagnato da una scudiera e da un asinaro, che con grande fatica hanno condotto gli asini, ha percorrere i tre giri del circuito.

Le otto contrade:  Le Spiagge, -  le vie  Ru’ Prete  - La Croce Ru’ Spedale, - Ru’ Ponte, -, - La Piazze, - La Torre, - Ru’ Busch,-  S Puline, - Ad Elvira Consorte, è stato assegnato il compito di portare il Palio.   
Anche questa edizione è iniziata puntualmente alle ore 17.00, fra le due ali di persone, che hanno fatto da cornice all’evento, hanno sfilato i personaggi del corteo in costumi tradizionali, con la partecipazione di tutti i residenti del piccolo paese abruzzese e gli Sbandieratori di Castel Madama.
La sfilata è iniziata nei pressi delle casette, dei M.A.P. con un trattore guidato da un singolare personaggio mascherato, che trainava un carro a quattro ruote pieno di bambini tanti con le rispettive mamme, vestiti con i colori tradizionali di Navelli, Rosso e Bianco.
Il corteo, con al seguito migliaia di turisti, ha attraversato il centro di Navelli è si è recato nei pressi del campo sportivo, dove era predisposto il percorso di gara. Ad attenderli le Autorità militari e civili, i Giudici di Gara, il Veterinario e altre persone addette ai lavori, ed è ovvio altre migliaia di persone giunte in anticipo per assicurarsi la migliore posizione.
La gara sì è conclusa dopo tre giri, con grande fatica dei Scudieri e Asinaro, a tal proposito lo speaker scherzosamente dal centro della pista ha annunciato che a suo parere erano più stanche le guide che gli animali.
I vincitori del 39^  edizione del Palio degli Asini di Navelli: al primo posto, l’asino Arturo della contrade “Le Spiagge”, Scudiera Angela Marrone, Asinaro Giovanni Secchio – in seguito l’asino Mario, scuderia “via Ru’ Prete “ Condottieri Giovanni Cantalini e Claudia Federico – l’asina Bianchina – scuderia “Croce Ru’ Spedale” guidata da Alessandro Rosa e Alice Torlone, e via via le altre contrade.
Ultimato il Palio, tutte le persone sono tornate nella zona Sagra per assistere prima all’esibizione degli Sbandieratori, alle premiazioni del vincitore del Palio e gustare le specialità culinarie del posto in primis i ceci e pasta allo zafferano.
Sul palco per le premiazioni il sindaco di Navelli Paolo Federico il primo cittadino di Navelli prima di premiare i vincitori del Palio ha ringrazio tutti, il pubblico, le forze dell’ordine, la Pro Loco, gli sponsor, la rappresentanza delle giubbe rosse  e bandiera del Canada,  Lucia Di Felice e Adan Salituri in rappresentanza dei cittadini di Navelli residenti oltre Oceano, il sindaco ha poi aggiunto con questa manifestazione con questa manifestazione stiamo cercando di valorizzare le eccellenze del nostro territorio come appunto i ceci e lo zafferano.
 Breve storia Del Palio di Navelli.
Era il 1976 quando il pro Loco di Navelli per far conoscere il loro prodotto hanno organizzato la Sagra dei Ceci, poi in considerazione che a Navelli si coltiva anche lo Zafferano (oggi prodotto Dop dell'Aquila ) la denominazione è cambiata in Sagra di Ceci e Zafferano, attirando sul posto ancora più gente per gustare entrambe le specialità culinarie del posto.
A questo punto i soci della Pro Loco di Navelli, personaggi sempre attivi hanno pensato d’incrementare l’evento con qualcosa di clamoroso, e poiché stiamo parlando degli anni 80 quando i contadini lavoravano i campi con “vanga e zappa” e come mezzo di trasporto utilizzavano gli asini, e a Navelli c’è n’erano tanti, si è pensato di organizzare un Torneo degli Asini, un evento forse unico nel territorio Italiano, il quale  suscitato maggiormente l’interesse dei bambini,… ma anche dei grandi. 



Correre Roccapia 2019


 Correre Roccapia 2019


Alberico Di Cecco e Daniela Romilio Trionfano alla “Correre a Roccapia”. Ottima anche la prestazione Stefania Donatelli nuova promessa del podismo.
Alla gara di 10 km con un percorso panoramico ma durissimo hanno partecipato un centinaio di concorrenti.
Giovedì 22 agosto 2019 nel piccolo Borgo di Roccapia (AQ) la UISP (responsabile Pasquale D’Alberto) ha organizzato la 3ª edizione di “Correre a Roccapia” sulla distanza di 10km valida per Corrilabruzzo UISP 2019 con partenza da Piazza San Rocco.
Dopo l’imprevisto del 2018 che a causa del forte temporale che si era abbattuto il giorno prima della gara a Roccapia costringendo gli organizzatori a cambiare il percorso poiché quello preparato non era più praticabile, quest’anno invece si è tornato al percorso tradizionale, anche sé più impegnativo del precedente.
Il segnale di partenza è stato dato da Antonio Liberatore speaker della manifestazione sportiva alle 17,15 da Piazza San Rocco. Partenza in salita ripida, idem, fino alla distanza di 4,5 km, di cui solo la metà asfaltata, gli altri chilometri, con terreno sterrato ghiaia e prato, fino al primo rifornimento, poi un percorso sempre ondulato ma più accessibile, sempre in alta montagna, con la sensazione di essere coperti dalle nuvole, e correndo nel silenzio assoluto, a un’altitudine di 1500 metri i concorrenti hanno potuto ammirare un panorama mozzafiato, da un lato il fondo valle, con la cittadina di Sulmona, dall’altro in lontananza greggi di pecore al pascolo, e di fronte una grande vallata circondata da tanti monti.
Poi si è iniziato a scendere lungo la vecchia strada napoleonica, con il manto stradale molto sconnesso e pieno di pietre. Tornati a correre sul prato, e superato un tratto di fitta vegetazione, di circa 200 metri, i concorrenti sono arrivati all'  altopiano delle Cinque Miglia. Al 7° km il secondo rifornimento, poi gli ultimi tre chilometri di discesa, tutto asfaltato, fino al traguardo.
Per un atleta che si appresta a partecipare a una gara, non si preoccupa del sole, della pioggia, del vento, della nave, e tanto meno del percorso di gara che deve affrontare, non si tormenta al pensiero se il percorso è in salita o discesa, ma solo dal desiderio di sfidare se stesso, mettersi alla prova, è gioire soddisfatto una volta raggiunto il traguardo ed entusiasmarsi per la nuova esperienza.
Correre a Roccapia da parte degli atleti è stato positivo, non solo per l’esperienza  acquisita, ma anche per la perfetta organizzazione, i rifornimenti lungo il percorso e all’arrivo, il pacco gara, ma il ricordo maggiore per i concorrenti è per l’accoglienza e gli applausi dei residenti.
Le premiazioni si sono svolte sul posto a fine gara hanno collaborato il vece Sindaco di Roccapia Lino Di Sante, lo speaker Antonio Liberatore e Pasquale D’Alberto della UISP
 Classifica assoluti uomini: al primo posto si è piazzato Alberico Di Cecco della Vini Fantini (00:41:58) seguito da Davide Ricciutelli Tocco Runenr (00:42:33) il terzo posto è andato a Enrico Ranallo (ASD Mountain LAB ( 00:43:15)
Classifiche donne: Daniela Romilio della ASD vini Santini vince con grande margine sulle avversarie (00:56:21),  al secondo posto si è piazzata Eleonora Cipriani Runners Sulmona (00:59:31) Francesca Ramundi della Società M.C. Manoppello Sogeda  si è classificata al terzo posto tempo ( 01:01:01
E’ dovere evidenziare l’ottima prestazione di Stefania Donatelli, una nuova promessa del podismo. Stefania a Roccapia ha corso i 10 km come allenamento non potendo partecipare a gare in base al regolamento della UISP per motivi di età, ebbene la nostra atleta è giunta al traguardo con il medesimo tempo della vincitrice della gara (00:56:21). Questo fa supporre che in futuro sentiremo parlare spesso di Stefania Donatelli.
Le premiazioni sono svolte a fine gara in piazza S Rocco, con la collaborazione fra  Antonio Liberatore speaker della manifestazione sportiva, Pasquale D’Alberto responsabile della UISP e Lino Di Sante vice Sindaco di Roccapia.
Le classifiche sono state stilate dall’espertissimo Gianluca Lufrano.
Il ristoro di fine gara è stato offerto dalla Pro Loco di Roccapia.
Aldo Zaino – 24 agosto 2019




mercoledì 14 agosto 2019

giovedì 8 agosto 2019

1° agosto convegno nel Centro Studi San Giovanni da Capestrano


Il 1° agosto convegno nel Centro Studi San Giovanni da Capestrano

di Aldo Zaino – 8 agosto 2019


Il Santo Abruzzese Apostolo della Pace, forse poco noto ai più ma e stato un uomo straordinario che ha segnato la storia di quel periodo nella società civile e nella Chiesa.
Il primo agosto 2019 a Capestrano (AQ) presso il Centro Studi San Giovanni a si è svolto un interessante convegno “sulla biblioteca di San Giovanni”. All’evento promosso dalla Dott.ssa Cristina D'Alfonso Presidente del Centro  Studi San Giovanni da Capestrano sono intervenuti, il prof. Marco Bartoli, Prof Filippo Sedda, Federico Canaccini, Donatella Bellardini e altri ricercatori di fama internazionale per studiare e approfondire la lettura dei manoscritti del Santo, circa 700, depositati nel Convento di San Giovanni e che fanno parte di una delle biblioteche più importanti d’Abruzzo.
Fra il pubblico Padre Mario Stepak Parroco di Capestrano, il ProF. Walter Capezzali, il vice Sindaco di Capestrano Davide Fontecchio, Maria Laura Tresca Presidente della Pro Loco di Capestrano, Gianfranco Ranieri, Mimmo Colantonio, Biaggio Melchiorre e tante altre persone interessate ad approfondire la conoscenza e l’importanza del proprio compaesano  San Giovanni da Capestrano “ difensore del Cristianesimo”.   
Il Centro Studi San Giovanni da Capestrano è nato nel 1984 su iniziativa di P. Michele Di Loreto, in vista della realizzazione di un primo convegno storico, la cui responsabilità scientifica è stata assunta dal prof. Raoul Manselli e poi, dopo la prematura scomparsa di questi, dalla Prof.ssa Edih Pasztor. In questi anni il Centro ha realizzato 5 Convegni storici internazionali, grazie alla collaborazione con la Deputazione di Storia Patria dell’Abruzzo e dal comitato scientifico composto.
Il Comitato Scientifico si prefigge l'obiettivo di studiare, analizzare, approfondire le opere di Giovanni da Capestrano. Tale organismo è composto dai seguenti esperti: Direttore: Prof. Marco Bartoli, Prof.ssa Maria Rita Berardi, Prof. Stefano Boero, Padre Prof. Alvaro Cacciotti, Prof. Federico Canaccini, Dott. Walter Capezzali , Prof.ssa Silvia Mantini S.Ecc. Mons. Claudio Palumbo, Prof.ssa Letizia Pellegrini, Prof. Luca Pezzuto, Prof. Filippo Sedda, Prof. Daniele Solvi, Padre Prof. Lorenzo Turchi, Prof Ludovic Viallet.
Grazie a questi studiosi e agli innumerevoli manoscritti compilati da San Giovanni da Capestrano, apprendiamo maggiormente le tante qualità di questo Santo Abruzzese difensore del Cristianesimo.

Dal 2001 il Centro Storico ha poi dato vita, alle Settimane di Studi Medievali, nel corso dei quali, sotto la responsabilità scientifica del prof. Marco Bartoli, un gruppo di giovani studiosi (paleografiche diplomatisti) si sono specializzati, sui codici di Capestrano.
Dopo 15 anni d’interruzione per cercare di rendere la giusta sistemazione nel mondo cattolico al concittadino San Giovanni da Capestrano, per iniziativa della prof.ssa Cristina D’Alfonso, Presidente del Centro Studi San Giovanni da Capestrano, con i componenti del consiglio di Amministrazione composto dal Segretario: Dott. Ing. Marco Di Iorio, Consigliere: Dott. Avv. Carlo Montanino, Consigliere: Avv. Marianna Cerasoli, Consigliere: Avv. Luca Giuliani, Consigliere: Dott.ssa Carla Monac è iniziata di nuovo la realizzazione delle Settimane di studi medievali, la programmazione e il coordinamento è stato affidato al prof. Marco Bartoli, responsabile del Comitato Scientifico dello stesso Centro Studi. Ogni anno in occasione di tali Settimane, si organizzano incontri con la popolazione della cittadina, per permettere a tutti la piena condivisione del patrimonio culturale che è conservato nella biblioteca del convento.
San Giovanni da Capestrano
Giovanni nacque a Capestrano il 24 giugno del 1386 da una donna della famiglia D’Amico di Capestrano e da un barone tedesco arrivato in paese al seguito di Luigi duca D’Angiò. Studente a Perugia, si laureò e divenne ottimo giurista. Fu giudice onesto, brillante predicatore e tenace diplomatico pontificio in seguito indossò le vesti dei frati minori.
Nel 1415 San Giovanni da Capestrano coordinò egregiamente lo scisma dei Papi. In seguito  fu incaricato dal Papa, insieme ad alcuni altri frati, di predicare la Crociata contro l'Impero Ottomano. L’esercito degli invasori fu respinto con la battaglia di Belgrado del 1456.
L'annunzio di questa vittoria giunse a Roma il 6 agosto, e papa Callisto III, a perpetuare la memoria di questo giorno, istituì la festa della Trasfigurazione di nostro Signor Gesù Cristo. 
Alcuni mesi dopo, il Santo Abruzzese  contrasse la peste e morì il 23 ottobre 1456 (giorno in cui ricorre oggi la sua festività) a Ilock (vicino a Belgrado). San Giovanni espresse il desiderio prima di morire che tutti i suoi libri e manoscritti fossero riportati a Capestrano, e conservati nel Convento di Capestrano, il quale fu fatto costruire nel 1457 per desiderio del Santo, grazie alla donazione ricevuta dalla contessa Cobella da Celano.
Il 16 ottobre  1690 Alessandro VIII lo annoverò tra i Santi e Leone XIII ne estese la festa a tutto l'orbe cattolico. Solo molti anni dopo Solo molti anni dopo, nel 1984, papa Wojtyla approva l'elezione di San Giovanni da Capestrano quale patrono universale presso Dio dei cappellani militari di tutto il mondo. Resta oggi la felice coincidenza che alla memoria liturgica di San Giovanni Paolo II fa seguito il 23 ottobre la festa del francescano san Giovanni da Capestrano.
Giovanni da Capestrano fu prete, religioso, apostolo, combattente a difesa del cristianesimo, e accorto diplomatico: il suo nome merita di stare accanto a quello dei più grandi uomini della storia. San Giovanni da Capestrano rappresenta la migliore sintesi di tutte le categorie.