Ritorna
una 50 km in Abruzzo, tutta su strada, con panorami da Trail, nello
splendido scenario del Parco Nazionale Gran Sasso: partenza dal
gioiellino Abruzzese Santo Stefano di Sessanio poi Calascio, Castel del
Monte, Valico Capo la Serra, Fonte Vetica, Lago Racollo e arrivo con
vista panoramica su Santo Stefano di Sessanio. " 5^ ULTRAMARATONA DEL
GRAN SASSO ".
5^ ULTRAMARATONA DEL GRAN SASSO 23 AGOSTO 2015 – SANTO STEFANO DI SESSANIO (AQ)
Ripartiamo da Teresa Lops "Barletta Sportiva" ultima a tagliare il traguardo della 4^ Ultramaratona del Gran Sasso nel lontano 15 luglio 2010.
Bene
dopo 5 anni di fermo ci riproviamo, spostando la partenza e l’arrivo in
una delle perle D’Abruzzo Santo Stefano di Sessanio, tantissime gare
sul territorio Nazionale, raduno degli Alpini a L’Aquila mi fanno
scegliere una data quasi obbligata il 23 Agosto 2015.
Una
gara lunga 50km, da correre in piena estate, non è il massimo per un
podista, ma se la gara si svolge sulla piana nel Parco Nazionale del
Gran Sasso “il piccolo Tibet D’Abruzzo”, tutto diventa possibile e
affascinante.
Il percorso è impegnativo, si parte da Santo Stefano di Sessanio 1251 m S.l.m leggera discesa verso il centro abitato di Calascio 1210 m, si continua a scendere per altri 4 km fino a raggiungere 1100 metri S.l.m., poi la strada inizia a salire fino ad arrivare a Castel del Monte 1310 metri S.l.m.,
si attraversa il centro abitato e inizia la vera salita, paesaggio
lunare, splendido, fantastico ed unico, che porterà Valico Capo la Serra 1600 metri S.l.m.,
poi una splendida e panoramica discesa, si intravede lungo la discesa
“L’Imperatore” Il Gran Sasso D’Italia è il più alto massiccio degli
Appennini, con la sua cima più alta, il Corno Grande ( 2912 ) che sfiora
i 3000 metri di altezza, poi si arriva a Fonte Vetica da dove come d’incanto si possono ammirare il Monte Prena 2561 metri e
il monte Camicia 2564. Poi si attraversa lo splendido altipiano di
Campo Imperatore e prima dell’’incrocio del lago Racollo, sulla sinistra
si vede L’Imperatore nella sua grande maestosità e bellezza, come già
detto si gira a sinistra passando davanti al Lago Racollo 1573 metri, altra salita fino al valico 1628 metri, poi 4 km in leggera discesa, un altro piccolo stappetto e poi la lunga discesa di quasi 8 km che
ci fa ammirare dall’alto il lago e una delle perle d’Abruzzo Santo
Stefano di Sessanio, la fatica è finita si entra nell’antico borgo
fortificato, interamente costruito in pietra bianca calcarea, imbrunita
dal tempo, purtroppo il terremoto del 2009 ha fatto
cadere la bellissima Torre Medicea, speriamo in una sua ricostruzione,
la fatica finisce qui, ma credetemi vi rimarrà un qualcosa dentro che vi
porterete sempre con voi e vi farà ritornare anche il prossimo anno.
Un percorso di gara molto interessante, tecnico ed impegnativo, con un forte dislivello altimetrico di circa 1000 metri., una gara che non ha niente da invidiare ad altre prestigiose 50 km italiane.
Correre
in un ambiente così è semplicemente unico e fantastico, le bellezze del
paesaggio e l’imponenza delle montagne ti aiutano a sopportare meglio
il caldo e la fatica.
L'ultramaratona
del Gran Sasso deve essere assolutamente valorizzata per la bellezza
naturalistica, paesaggistica e per salvaguardare ed esaltare il
territorio incontaminato ed unico del Parco Nazionale del Gran Sasso e
Monti della Laga.